I serramenti antieffrazione rientrano nella grande categoria dei sistemi di sicurezza passiva per la casa, che racchiude al proprio interno l’insieme delle soluzioni, dei prodotti, delle tecnologie e delle metodiche finalizzate alla protezione degli spazi abitativi dall’intrusione di ladri e malintenzionati. Sommati ai cosiddetti sistemi di sicurezza attiva, ossia ai dispositivi elettrici ed elettronici chiamati a identificare, segnalare e interrompere un attacco attivo agli spazi (due esempi su tutti sono il sistema di allarme perimetrale e quello di videosorveglianza), i serramenti antieffrazione creano un ecosistema completo che favorisce la tranquillità e la serenità degli abitanti dell’immobile.
Chiamati spesso anche infissi di sicurezza o blindati, i serramenti antieffrazione di alta qualità assolvono però anche a numerose altre funzioni complementari: migliorano l’estetica dell’edificio, contribuiscono al benessere abitativo delle persone grazie alle loro caratteristiche di isolamento termoacustico, favoriscono l’ingresso di luce e aria negli ambienti interni e, con il loro stile, arricchiscono (o addirittura caratterizzano!) l’interior design della casa.
Il parametro di scelta preliminare nella fase di acquisto dei serramenti blindati riguarda però sempre la loro classe di sicurezza: comprenderla e identificarla rappresenta infatti il punto di partenza per dotarsi di un sistema antintrusione affidabile, efficace, e realmente in linea con le esigenze di sicurezza dell’abitazione e delle persone che vivono al suo interno.
Serramenti di sicurezza: cosa sono le classi antieffrazione RC
Le classi antieffrazione si riferiscono a una categorizzazione che permette di determinare in modo preciso il livello di sicurezza dei serramenti in funzione della loro capacità di resistere a un tentativo di intrusione effettuato con diversi tipi di utensili da scasso. È quindi evidente che, in fase di acquisto dei tuoi infissi blindati, dovrai avere ben chiare le esatte esigenze di sicurezza della tua casa e identificare in base a esse la classe di serramento più opportuna.
Dovrai prima di tutto ricordare che le classi antieffrazione sono determinate secondo livelli di sicurezza esponenzialmente più elevati. Nello specifico, si parla di “gradi di resistenza da forzatura dei sistemi di chiusura o dei dispositivi di sicurezza”. Ciascuna delle classi è normata tramite specifiche regolamentazioni e si fonda su test di carico statico, dinamico e attacco manuale perfettamente aderenti a un reale tentativo di effrazione: non stiamo quindi parlando di classi ipotetiche, ma del tutto realistiche!
Le classi che determinano la resistenza dei serramenti ai tentativi di scasso prendono il nome di classi di sicurezza RC (Resistance Class) e permettono di ottenere un quadro completo delle tipologie di attacco che l’infisso è in grado di disincentivare. Sono inoltre definite nel rispetto di criteri univoci e oggettivi stabiliti dalle normative UNI EN 1627-1628-1629-1630 della Comunità Europea.
Scopriamo quindi insieme quali sono le sei classi RC relative agli infissi e a che tipo di aggressione si riferiscono nello specifico.
- Classe RC1:fa riferimento a tentativi di scasso fisico senza l’impiego di strumenti particolari.
- Classe RC2:è relativa a tentativi di intrusione che comportano l’impiego dei cosiddetti attrezzi manuali semplici, come coltelli o cacciaviti.
- Classe RC3:in questo caso, l’infisso è in grado di resistere a tentativi di scasso che includono l’utilizzo di strumenti come perforatori e piedi di porco.
- Classe RC4:il serramento è in grado di resistere a un tentativo di intrusione con l’ausilio di trapani e seghe a batteria. A partire da questa classe antieffrazione, ci troviamo in un ambito di sicurezza molto elevato.
- Classe RC5:si riferisce alla resistenza dell’infisso ad attacchi perpetrati, oltre che con tutti gli strumenti finora elencati, anche con dispositivi elettrici aggressivi quali trapani e seghe specifiche.
- Classe RC6:è l’ultima classe prevista e ovviamente la più alta in assoluto. Si riferisce a tentativi di effrazione non solo complessi, ma anche prolungati nel tempo, con l’utilizzo di tutti gli strumenti finora indicati e di altri dispositivi elettrici particolarmente gravosi nell’impatto.
È importante anche tenere a mente che, mediamente, gli scassinatori tentano di forzare i serramenti per un periodo di tempo limitato: dai due ai cinque minuti di “lavoro” sono infatti sufficienti a un ladro esperto per fare breccia in un infisso comune. Se, tuttavia, l’intruso si trova a fare i conti con un serramento blindato, questa tempistica può salire fino a venti minuti.
Non è un dettaglio da poco, se si pensa che il fattore tempo è assolutamente cruciale durante un tentativo di furto in casa: tanto più a lungo gli infissi sono quindi in grado di contenere i tentativi di intrusione del ladro, tanto più sicuri si dimostreranno e maggiore sarà la possibilità che lo scassinatore decida di allontanarsi e interrompere l’attacco.
Classi di sicurezza dei serramenti antieffrazione: criteri per una scelta corretta
Chiarite cosa sono le classi RC riferite ai serramenti e a che livello di sicurezza fanno riferimento, come è possibile fare una scelta corretta in fase di acquisto dei propri infissi?
In linea di massima, il nostro suggerimento è di rivolgersi sempre a un’azienda o a uno specialista di serramenti blindati e di sicurezza passiva che, in funzione dell’analisi degli ambienti e del contesto in cui si trova l’immobile (area geografica, percentuale di tentativi di effrazione e intrusione nella zona, tipologia dell’edificio, beni da proteggere, ecc.), saprà valutare la classe RC più adeguata al singolo cliente: in tal senso, gli specialisti di GINKO sono sempre a tua disposizione per offrirti supporto!
Tuttavia, esistono sicuramente alcune considerazioni generali che vale la pena fare. Un infisso con classe di sicurezza RC1, ad esempio, è oggettivamente piuttosto semplice da forzare per un malintenzionato. E sebbene un serramento in classe RC2 sia certamente più robusto e resistente e possa quindi rivelarsi adeguato a particolari contesti, uno scassinatore esperto potrebbe comunque riuscire a neutralizzarlo nel caso in cui, semplicemente, disponesse dei giusti “attrezzi del mestiere”.
Ecco quindi che per ogni ambiente e per ogni applicazione andranno fatte considerazioni specifiche: si potrà scegliere di utilizzare una classe RC1 o RC2 per una porta interna che delimita l’ingresso a una stanza in cui sono presenti oggetti di valore economico o sentimentale, o di installare una finestra antieffrazione classificata RC2 se la sua esposizione è su un cortile interno in un edificio già caratterizzato, per esempio, da un sistema di difesa perimetrale.
Sebbene l’impenetrabilità assoluta ovviamente non esista, suggeriamo comunque di dotarsi di serramenti blindati in classe RC3 se l’abitazione si trova in una zona isolata ma tranquilla, mentre la classe antieffrazione RC4 è suggerita per la tutela di immobili in aree soggette a furti in casa.
I serramenti che rientrano nelle ultime due classi, la RC5 ed RC6 rispettivamente, vengono impiegati in contesti residenziali soltanto sporadicamente: la loro estrema sicurezza li rende infatti calibrati sulle esigenze molto sfidanti di ambienti pubblici se non addirittura militari. Tuttavia, è comunque perfettamente possibile installare infissi blindati di questo tipo anche a casa propria.
Qualunque sia la tua esigenza di sicurezza, GINKO mette a tua disposizione una gamma completa di serramenti di sicurezza che non teme paragoni né per quanto riguarda la performance né in termini di design: ti invitiamo a esplorare in dettaglio il nostro catalogo prodotti per conoscere meglio le persiane blindate, i serramenti blindati (proposti anche in versione scorrevole), le porte blindate e persino gli infissi antiproiettile che, con la loro formidabile resistenza ed estetica evoluta, hanno rivoluzionato gli standard di settore.